Archeologia di emergenza a Tolentino (MC): un accampamento mesolitico sotto il nuovo complesso scolastico Filelfo

Il 15 gennaio 2020 si è svolta presso il Castello della Rancia, storica sede del Museo Archeologico comunale,  la presentazione preliminare di uno scavo appena concluso che cambierà in modo sostanziale la storia non solo della città di Tolentino e della regione Marche, ma in generale della nostra penisola, almeno per ciò che  riguarda la conoscenza della presitoria.

L’attenzione dei media non è mancata, ma vogliamo brevemente sintetizzare quanto esposto,  per chi non è potuto intervenire e perchè di questa scoperta ci sentiamo in parte fortunatamente responsabili.

Ad aprire gli interventi sono le pubbliche autorità, nelle persone del presidente della provincia Pettinari e del sindaco di Tolentino Pezzanesi, le cui parole hanno sottolineato il potenziale di arricchimento della scoperta per le comunità del territorio e illustrato i possibili sviluppi di uno scavo che, tra le altre cose, ha portato in luce reperti affascinanti e ricchi di significato. Alla loro musealizzazione certamente le amministrazioni rivolgeranno i loro sforzi in un futuro, speriamo, non troppo lontano.

Giuseppe Pezzanesi, Stefano Finocchi, Paola Mazzieri

I lavori proseguono con delle brevi introduzioni da parte dei funzionari della Soprintendenza Archeologia Paesaggio e Belle Arti delle Marche (dott. Finocchi, dott.sa Mazzieri) e del soprintendente in carica (dott.sa Mazza), il cui lavoro di direzione scientifica ha assicurato un solerte svolgimento dei lavori, tramite un’esemplare compensazione delle esigenze di tutela e delle urgenze della committenza.

Sono seguiti gli interventi specialistici di due studiosi di fama internazionale: il prof. Peresani e la prof.sa Fontana (Università di Ferrara), che con parole semplici e molte immagini esplicative hanno raccontato al pubblico le attuali conoscenze riguardanti il periodo Paleolitico e, in particolare, il Mesolitico. A questa importante fase, da pochi decenni definitivamente riconosciuta dagli studiosi e ancora così poco documentata, si riferisce il  sito di Tolentino. Una fase di grandi cambiamenti dell’habitat naturale e delle abitudini degli uomini che abitavano questa parte di mondo, tale da rendere la scoperta affascinante e promettente sotto più punti di vista.

La relazione dei colleghi D’Ulizia, Visentin, Potì e Cocilova illustra infine con foto, rilievi e reperti l’incredibile varietà e complessità dei dati registrati nei 4 mesi di scavo, ad immortalare un momento fugace della vita di questi  cacciatori/raccoglitori (almeno se paragonata ai millenni che caratterizzano la preistoria). La meticolosa metodologia di scavo e l’utilizzo delle nuove tecnologie di documentazione hanno permesso di leggere e ricostruire un vero accampamento di 11.000 anni fà, come in pochi altri siti è stato possibile fare a  livello europeo.

A proseguire questo viaggio saranno gli studiosi delle Università di Ferrara e della Sapienza che, consolidando una collaborazione  di lunga data con la Soprintendenza marchigiana, effettueranno studi specifici e analisi scientifiche sui  reperti e sui campioni raccolti, portando fuori informazioni preziosissime sia per gli studi scientifici di settore, sia per le comunità del territorio, che in questa e in altre testimonianze del passato possono ritrovare le loro radici lontane e un senso di appartenenza.

Una giornata gloriosa insomma, per l’archeologia marchigiana e in fin dei conti per l’archeologia in generale, soprattutto quella di emergenza. Opportune e non banali, al proposito, le parole del RUP Pierucci, il quale sottolinea come “il rinvenimento archeologico, se trattato secondo normativa in fase preliminare, non costituisce MAI un rallentamento dei lavori” e come le procedure di costruzione dell’istituto scolastico che sorgerà sul sito siano regolarmente proseguite durante gli scavi. Qualche volta, quindi, il futuro può convivere con il passato.

In conclusione, visto e considerato che, come sempre, sono le persone a fare la differenza, ci preme ringraziare per la loro umanità e professionalità coloro che insieme a noi hanno reso possibile questa magia: S. Finocchi e P. Mazzieri (SABAP Marche), G. Pierucci (RUP, Provincia di Macerata), G. Pezzanesi (sindaco di Tolentino), prof. M. Peresani, prof. F. Fontana (Università degli studi di Ferrara). Ultimi, ma non per importanza, gli archeologi Alessandra D’Ulizia, Davide Visentin, Alessandro Potì, Arianna Cocilova e Nicola Fasser. Grazie!!!

To be continued…

Ultima modifica: